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Archivio di Stato di Cagliari

Mostre e rassegne documentarie

Storie di donne tra le carte d'archivio - Domenica di carta 2021

Un appuntamento condiviso tra la Soprintendenza archivistica della Sardegna e l’Archivio di Stato di Cagliari quello dell'edizione 2021 della “Domenica di carta”. Il tema nazionale individuato dalla Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura, “Storie di donne tra le carte d'Archivio”, darà vita a numerose iniziative nella sede dell'Archivio di Stato di Via Gallura e permetterà di conoscere da vicino quattro figure femminili attraverso oltre settecento anni di storia. Nelle sale dell’Archivio è stata infatti allestita una rassegna di documenti originali provenienti dall’Antico Archivio Regio (1323-1841) e dal fondo del Regio demanio (1331-1861) riguardanti tre potenti donne del passato: la iudicissa Eleonora d’Arborea (1340 ca. - 1404 ca.), donna Violante Carroz prima feudataria di Quirra (1372-1408) e sua nipote Violante Carroz II (1456-1511). Sarà inoltre presentato per la prima volta l'archivio di lavoro di Clara Gallini (1931-2017), donato all’Archivio di Stato e contenente inediti documenti sugli studi che l’antropologa dedicò alla Sardegna nei suoi molti anni di insegnamento universitario. In collaborazione con Sardegna Teatro, infine, saranno messi in scena alcuni brani del libro “Si chiama Violante” di Rossana Copez (Il Maestrale, 2007) dedicato alla figura di Violante Carroz I.

El mal contagioso. Fonti di storia sanitaria per la Sardegna dal Cinquecento al Novecento

Dalla peste del Cinquecento alla profilassi per evitare lo "sbarco" di morbi dal mare, ai luoghi di cura e quarantena, agli attualissimi interventi per contenere il diffondersi dell'influenza "Spagnola", passando per patenti di sanità e pregoni, "El mal contagioso" mette a disposizione dei visitatori una rassegna delle principali fonti di storia sanitaria per la Sardegna degli ultimi cinque secoli. A chiudere l'esperienza la visita ad un deposito documentario.

Sardi fuori di Sardegna

Apertura straordinaria il 13 ottobre 2019 per la mostra documentaria "Sardi fuori di Sardegna", allestita, nell'ambito della manifestazione nazionale del MIBACT "Domenica di Carta", nei locali di via Gallura. Dall'emigrazione dell'Ottocento, all'eccidio di Itri, alle testimonianze di emigrati e emigrate sardi nel corso del Novecento, la mostra promuove la conoscenza delle fonti dell'emigrazione sarda nell'Italia continentale e all'estero. Grazie all'Archivio di Stato di Caserta, sarà possibile leggere i documenti relativi alla strage di operai sardi impegnati nella costruzione della ferrovia Roma-Napoli nel tratto della Provincia di Terra di Lavoro, linciati tra il 12 e il 13 luglio 1911. Saranno messi in relazione tra loro, con riferimenti alla situazione normativa del tempo, documenti, lettere e fotografie estratti dagli archivi di: Segreteria di Stato e di Guerra del Regno di Sardegna, CRAIES - Centro Regionale Assistenza Immigrati Emigrati Sardi, Prefettura di Cagliari, Ufficio di Pubblica Sicurezza di Cagliari, Questura di Cagliari, ISSRA - Istituto Sardo per la Storia della esistenza e dell'Autonomia, Il Messaggero Sardo, Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione.

Sette secoli di giustizia in Sardegna

La mostra "Sette secoli di giustizia in Sardegna", allestita in collaborazione con il CNR - Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea Cagliari

Isem cnr, è un percorso tra le carte dell'Archivio di Stato di Cagliari sulle modalità di amministrazione della giustizia nell'isola dalla conquista catalano-aragonese del 1323 alla prima metà del novecento.

I documenti narrano della gestione dei tribunali, dei rapporti tra le magistrature, del rapporto tra popolazione e potere giudiziario.

La "macchina della giustizia", che in Sardegna non si arresta nel corso della guerra tra arborensi e il Regnum Sardiniae (parte della Corona di Aragona) tra XIV e XV secolo, cresce e si rafforza con l'istituzione della Reale Udienza di Sardegna nel 1564, tribunale che territorializza la possibilità di appello per i sardi e che rappresenta una delle colonne portanti dell'amministrazione centrale dello Stato dal punto di vista giudiziario, politico, amministrativo.

La sua documentazione dà notizia dei diversi tribunali che operavano in prima istanza secondo regole ben precise riguardo ambito di azione, target, composizione.

L'età sabauda modificherà profondamente il sistema, arrivando a separare in maniera definitiva il potere giudiziario, politica e amministrazione: entro la prima metà dell'ottocento, con il percorso che si concluderà con la "perfetta fusione", la Reale Udienza stessa perderà parte delle proprie prerogative, divenendo esclusivamente un tribunale di appello nel 1847, sotto il nuovo nome di Senato di Sardegna.

La rassegna guida il visitatore in questo complesso passaggio, con documenti del Senato di Sardegna (poi Magistrato d'Appello, poi Corte d'Appello), dei tribunali delle prefetture, sino alle sentenze novecentesche del Tribunale civile e penale di Cagliari e del Tribunale dei minori di Cagliari (1934).

Facciam tutti una sola famiglia

Il 7 aprile 2011 alle ore 16,30 nelle Sale dell'Archivio di Stato di Cagliari, in via Gallura 2,  verrà inaugurata la Mostra "... Facciam tutti una sola famiglia..." 

Per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, l'Archivio di Stato di Cagliari ha programmato una serie di iniziative culturali finalizzate a  mettere in rilievo il ruolo della Sardegna e quindi dei sardi nel processo di costruzione dell'unificazione nazionale. Tra gli eventi un posto di primo piano occupa la Mostra "... Facciam tutti una sola famiglia..."  in cui, per la prima volta, vengono presentati al pubblico documenti, armi, cimeli, libri e stampe provenienti dalla collezione denominata Museo del Risorgimento di Cagliari. Si tratta di una rilevante raccolta  formatasi nel corso del tempo in seguito a donazioni di privati, in gran parte reduci dalla Prima Guerra Mondiale. Il percorso espositivo copre un arco cronologico di circa un secolo, dai primi dell'Ottocento alla Prima Guerra Mondiale e si articola in sette settori. Nel primo, relativo ai moti degli anni 1820-1831, si mettono in luce le azioni di alcuni patrioti sardi tra i quali emerge la figura di Efisio Tola. Il secondo settore è dedicato alla "fusione perfetta" del Regno di Sardegna con il Piemonte ed al ruolo svolto dagli intellettuali sardi. Il terzo settore illustra, attraverso documenti della Segreteria di Stato e stampe con personaggi d'epoca, alcuni episodi della Prima Guerra d'Indipendenza e la partecipazione dei Sardi alla guerra di Crimea con disegni acquarellati dei campi di battaglia. Il quarto settore è relativo alla Seconda Guerra di Indipendenza, il quinto all'epopea garibaldina con l'esposizione di alcune lettere dell'eroe dei due mondi, quadri e stampe provenienti dalla collezione donata da Umberto II. Il sesto settore ha carattere istituzionale e descrive i mutamenti amministrativi e di governo seguiti all'Unità d'Italia con particolare riferimento alle Prefetture e all'ordinamento giudiziario. L'ultimo settore è dedicato ad alcuni episodi della Prima Guerra Mondiale ed in particolare alle gesta del generale Carlo Sanna di cui si espone il ricco medagliere, la spada d'onore oltre a vari cimeli e alla spada personale.  

 

La Mostra rimarrà aperta per tutto il 2011; sono previste visite guidate per scolaresche e gruppi in numero non inferiore a cinque persone.

Le visite guidate, a partire dal 18 aprile 2011, saranno effettuate con cadenza settimanale ogni giovedì pomeriggio (ore 16-18,30) e l'ultimo sabato dei mesi di maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre e novembre (ore 10-13). La prenotazione dovrà essere inviata via e-mail all'indirizzo:

as-ca@beniculturali.it, o per via telefonica ai nn. 070 665772/070 669450 (referente dott.ssa Giuseppina Catani, sig.ra Paola Deiana) o via fax al n. 070 653401 

 

Scarica l'invito (pdf)

Scarica la guida (pdf)

Le vie del sapere (secoli XV-XX)

Nei documenti esposti in mostra si vede l'evoluzione della storia dell'istruzione in Sardegna attraverso testimonianze notarili, della Segreteria del Vicerè, di uffici e scuole statali e di privati.

Un cammino che parte dal '400 con tentativi di scolarizzazione portati avanti da enti pubblici ed ecclesiastici, e parallelamente da famiglie, collegati a un'esigenza di cultura, che nella sua forma più avanzata mirava ad arrivare agli studi universitari, frequentati prima in Italia e Spagna poi in terra sarda.

Un percorso che nei secoli sarebbe andato sempre più a favore dell'uomo, in quanto non solo rivolto a una cultura statica e speculativa ma anche a una cultura che estendendosi, ad esempio, alla conoscenza delle nuove scoperte mediche poteva portare un aiuto fattuale per l'eliminazione di malattie perniciose. tale percorso si evidenzia nell'introduzione nell'isola agli inizi dell'800 del vaccino contro il vaiolo, appena scoperto in Inghilterra.

E' da rimarcare che nei documenti esaminati si viene a contato con l'alternarsi di vari livelli linguistici, catalano, castigliano, italiano e sardo tenuti insieme dalla necessità che le disposizioni normative dei re succedutisi in Sardegna fossero recepite da tutto il popolo.

Specie nel '900 si nota la ricerca di una cultura di base sempre più allargata e resa uniforme in tutto il territorio nazionale; programma propiziato anche dalla costruzione di molte scuole, di cui si espongono i progetti.    



Ultimo aggiornamento: 23/01/2024