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Archivio di Stato di Cagliari

Museo del Risorgimento

L'Archivio di Stato di Cagliari conserva la collezione del Museo del Risorgimento cittadino. Dopo aver subito alterne vicissitudini a causa della Seconda Guerra Mondiale e di un successivo periodo di trasferimenti e rischio di dispersione, il patrimonio entrò a far parte di quello dell'Archivio nel 1963. Nato ufficialmente nel 1937, il nucleo originario si ampliò rapidamente grazie ad acquisizioni che estesero le tipologie di manufatti ad epoche e oggetti non direttamente riferibili alla missione dell'Istituto: pergamene, armi antiche, reperti archeologici.

A livello generale, il patrimonio include documentazione operativa inerente alla I Guerra Mondiale di notevole interesse storico, materiali documentari e librari di pregio (tra cui due autografi di Giuseppe Garibaldi), cimeli particolarmente rilevanti in quanto fortemente legati alle vicende della Brigata “Sassari”, foto storiche, atti ufficiali, cartografie, mappe, divise storiche, altri manufatti, spolia di guerra e armi coeve. Grazie a un lascito testamentario (autorizzazione Direttore Generale Archivi prot. 13827/2020) l’Archivio è potuto venire in possesso anche di un salotto storico, con annessi beni mobili familiari, appartenuto all’eroina risorgimentale contessa Clara Maffei.

Il Museo del Risorgimento di Cagliari nacque sì in pieno periodo fascista, in un momento in cui massima era l'esaltazione delle vicende del primo conflitto mondiale quale “Quarta Guerra d'Indipendenza”; ciò però non è sufficiente per inquadrare la temperie da cui scaturì la sua istituzione (e l’eterogena composizione); istituzione che, pur nell’alveo degli sforzi del regime per amplificare e accrescere l’epopea risorgimentale, ha propri tratti di originalità.

La genesi fu quella dell’allestimento di un “Museo storico militare sardo” che, a seguito della mistica popolare nata intorno alle vicende dei militari isolani nel corso della Prima Guerra Mondiale, fornisse un quadro d'insieme del valore bellico isolano dall'età nuragica (spade nuragiche) sino alla guerra in Africa Orientale (armi locali). L’impegno delle autorità cittadine, tra cui quello del direttore dell’Archivio di Stato del capoluogo, permise la trasformazione e l’assegnazione della qualifica di istituzione atta alla promozione dei valori risorgimentali.

Tra le attività di valorizzazione, pur temporanee, si segnalano quelle approntate in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e in particolare la redazione di un catalogo (Il museo del Risorgimento dell’Archivio di Stato di Cagliari, Arkadia editore, Cagliari, 2012). La particolarità di tali beni, le dimensioni della collezione e la mancanza di spazi dedicati, ad oggi, non hanno consentito l'allestimento di una mostra permanente.



Ultimo aggiornamento: 27/01/2025