L'Archivio di Stato di Cagliari è un organo periferico del Ministero della Cultura, dipendente dalla Direzione generale Archivi.
Provvede alla conservazione dei documenti prodotti dagli uffici statali centrali e periferici, preunitari e postunitari, a partire dal Medioevo sino alla seconda metà del XX secolo, cioè le carte delle magistrature dell'antico Regno di Sardegna e delle amministrazioni periferiche dello Stato italiano (1323 - sec. XX).
Conserva inoltre gli atti notarili anteriori agli ultimi cento anni, gli archivi degli enti pubblici ed ecclesiastici soppressi, gli archivi e i documenti acquisiti a titolo di compravendita, deposito, donazione o eredità.
Complessivamente si tratta di circa 8 km tra volumi, buste, carte sciolte, pergamene, mappe, registri etc. Consistenza destinata a crescere periodicamente con il versamento, da parte degli uffici statali, dei documenti relativi agli affari conclusi da oltre 40 anni.
Alla conservazione è annesso il compito di ordinare, inventariare e valorizzare le fonti documentarie attraverso la redazione degli strumenti di ricerca (guide, inventari, regesti, elenchi) che vengono forniti agli utenti per rendere possibile la consultazione.
L’Archivio dedica inoltre parte importante della sua attività alla promozione (mostre, visite guidate etc.) e alla formazione professionale attraverso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica.
Vedi anche
Decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184